Striscia di Möbius in dettaglio da un mosaico pavimentale di una villa romana presso Sentinum (oggi Sassoferrato, Umbria), ca. 200 d.C., ora nella Glyptothek di Monaco, in Germania. Raffigurato è Aion, dio dell'Eternità, circondato da una ruota dello zodiaco, con la madre terra Tellus seduta. Fonte: fotografia di pubblico dominio da Bibi Saint-Pol.
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Michele Emmer (Latina, 17/01/2020): "Bolle di sapone: il sogno del matematico"
Oscar Niemayer, Cattedrale di Brasilia
iperboloide x2+y2-z2=1
L'architetto tedesco Otto Frei fece grande uso delle pellicole saponose per ottenere membrane da utilizzare nella progettazione della copertura a tenda dello stadio olimpico di Monaco di Baviera.
Nel 1873 Antoine Ferdinand Plateau elaborò la teoria delle superfici minime, cioè quelle superfici che mantengono intatta una proprietà riducendo al massimo la superficie. Fu il primo a “giocare” con le lamine di sapone e il più autorevole delle schiumologi.
Egli osservò che:
La ricerca pura si lega da sempre alla più eterea delle realtà. Quello che sembra un gioco da bambini impegna tuttora gli scienziati più creativi, che risolvono problemi senza curarsi troppo delle applicazioni: le quali tuttavia arrivano sempre.
Breve introduzione alla teoria geometrico-differenziale delle superfici minime. Il termine superficie minima fu introdotto dal matematico Lagrange nel 1760, per designare quelle superfici che sono soluzioni di un problema variazionale, e pi` u precisamente punti critici del funzionale dell’area. La definizione originaria di superficie minima è dunque quella di superficie che rende stazionaria l’area rispetto a variazioni della superficie stessa.
Costruì il primo nastro di Moebius per decorare un caminetto elettrico; nel cercare una forma che salisse verso l'alto, ne ideò una che chiamò nastro infinito (in realtà già 80 anni prima il matematico Moebius aveva studiato la stessa superficie). I nastri di Moebius di Max Bill abbelliscono città, parchi, musei. Due esempi notevoli sono: il museo del Pompidou a Parigi, il parco di Anversa. L'opera Immortality: è un nastro di Moebius d'oro. Le sue sculture sono ricordate perfino in un francobollo svizzero.
"Il punto di partenza per una nuova concezione è dovuto probabilmente a Kandinsky, che nel suo libro Ueber das Geistige in der Kunst pone nel 1912 le premesse di un'arte nella quale l'immaginazione dell'artista sarebbe stata sostituita dalla concezione matematica."
"La matematica non è soltanto uno dei ricorsi necessari per la conoscenza della realtà circostante, ma anche, nei suoi elementi fondamentali, una scienza delle proporzioni, del comportamento da oggetto ad oggetto, da gruppo a gruppo, da movimento a movimento. E poiché questa scienza ha in sè questi elementi fondamentali e li mette in relazione significativa, è naturale che simili fatti possano essere rappresentati, trasformati in immagini"