“La prospettiva è ciò che deve imparare prima di tutto un giovine pittore, per saper collocare ogni cosa a suo luogo, e per dare a ogni cosa la giusta misura che aver deve nel luogo ov’è.”
Leonardo Da Vinci
In this column we will investigate a geometric algorithm for generating these lengths. The method was invented in Florence at the beginning of the 15th century, probably by Filippo Brunelleschi. It was written up by Leon Battista Alberti in 1435-36; the simplified version, described by Piero della Francesca around 1480, will be the focus of our attention.
La celebre opera "Melanconia" di Albrecht Dürer (1514), che studiò geometria a Bologna, tra simboli alchemici, cabalistici e un enigmatico rombocubo ottaedro, raffigura forse la solitudine dell'artista, ed è un ulteriore esempio del legame tra arte e matematica.
Il grande artista era anche studioso di numeri e proporzioni.
Il problema della rappresentazione su un piano di oggetti tridimensionali è sempre stato sentito ed è alla base della geometria descrittiva, “la scienza degli artisti e degli artigiani” come la chiamava all’inizio del 1800 Monge e della geometria proiettiva.
Nel corso dei secoli architetti e pittori, artisti e matematici hanno accumulato un enorme patrimonio di conoscenze geometriche e sebbene il pensiero corra subito ai grandi pittori del Rinascimento quando si parla di tecniche prospettiche, il cammino che ha portato a capolavori dell’arte ha avuto inizio nell’antica Grecia.
Non esiste una sola prospettiva. I metodi che gli uomini hanno elaborato per “mettere in prospettiva” sono diversi come le società che li hanno usati e li usano. La prospettiva artificiale ebbe origine nel Quattrocento, in contrapposizione alla prospettiva naturale (teoria della visione). Fra le varie “definizioni” d'epoca, particolarmente efficace quella di Leonardo: “Prospettiva non è altro che vedere un sito dietro un vetro piano e ben trasparente, sulla superficie del quale siano segnate tutte le cose che gli stanno dietro: le quali si possono condurre per piramidi al punto dell'occhio, ed esse piramidi si tagliano su detto vetro”.
Programmi che permettono a chi ha un minimo di nozioni matematiche di utilizzare senza fatica le leggi della prospettiva e di creare un mondo virtuale a propria immagine e somiglianza.