“Il vero economista deve possedere una rara combinazione di talenti. In qualche misura deve essere un matematico, uno storico, un uomo di stato e un filosofo"
John Mainard Keynes
«Le sole statistiche di cui ci possiamo fidare sono quelle che noi abbiamo falsificato.»
Sir Winston Spencer Churchill
Nella conversazione viene delineato un ampio panorama da cui emerge un forte legame tra la matematica e altre discipline, come l'economia. Le motivazioni che spingono giovani ricercatori a nuovi studi in questo campo è il tema finale di questo percorso nella matematica moderna.
Nell'approssimazione lineare le oscillazioni del pendolo risultano isocrone, come aveva pensato Galileo; ma il pendolo reale non ha un "comportamento" lineare. Infatti, l'equazione che ne descrive il moto non è lineare, perché l'accelerazione non è proporzionale allo spostamento ma è proporzionale al seno dello spostamento. Dopo gli studi iniziali sul pendolo, per così dire, ideale, gli scienziati hanno cominciato a chiedersi se fosse possibile studiare il comportamento di un pendolo reale, da qui sono nate tutta una serie di ricerche.
Economia e modelli matematici di Piergiorgio Odifreddi, 29 apr 2020
Leonid Vital'evič Kantorovič (1912 – 1986) è stato un matematico ed economista sovietico, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1975, primo ed unico sovietico ad aver mai conseguito tale onorificenza. Nel 1939 pose le basi per lo studio della programmazione lineare; tra le sue applicazioni abbiamo la composizione di diete e di miscugli.
Il metodo del Simplesso proposto da George Dantzig con l'avvento dei calcolatori elettronici decretò il successo della Programmazione Lineare e, con esso, l’inizio del grande sviluppo della Ricerca Operativa o teoria delle decisioni.
Strutture astratte simili a cristalli pluridimensionali possono aiutarci a risolvere problemi di programmazione e di amministrazione. Un nuovo algoritmo pone un limite superiore alla complessità di questi problemi
La nascita della moderna teoria dei giochi può essere fatta coincidere con l'uscita del libro Theory of Games and Economic Behavior del grande matematico John von Neumann e dell'economista Oskar Morgenstern nel 1944.
John Forbes Nash jr., a cui è dedicato il film A Beautiful Mind, si è occupato dei "giochi non cooperativi" ricevendo il Premio Nobel per l'economia nel 1994.
Studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto o interazione strategica con altri soggetti rivali (due o più) finalizzate al massimo guadagno di ciascun soggetto. In tali situazioni le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall'altro/i e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative tramite modelli, che in particolare nel contesto economico si riferiscono al caso in cui due o più aziende interagiscono in concorrenza tra loro.
Oskar Morgenstern e John von Neumann
La teoria delle code comprende lo studio matematico delle code o linee d'attesa. La formazione delle linee di attesa è un fenomeno comune che si verifica ogni volta che la normale domanda per un servizio supera la capacità normale di attuare quel servizio. Poiché non è sempre possibile prevedere con precisione quando si dovrà provvedere al servizio e/o quanto tempo sarà necessario per effettuarlo, queste decisioni sono spesso difficili. L'obiettivo è raggiungere un equilibrio economico fra il costo del servizio e il costo dell'attesa per quel servizio. La teoria delle code non risolve direttamente, da sola, questo problema. Comunque, fornisce importanti dati necessari per una simile decisione prevedendo varie caratteristiche della linea di attesa come il tempo medio di attesa.
Sospettiamo che siano stati proprio i matematici i primi a pubblicizzare le leggi di Murphy, per giustificare l’enorme difficoltà di studiare scientificamente le code, alla disperata ricerca dei modelli matematici che risolvano il problema. E’ questo l’argomento della Teoria delle code, che studia le linee di attesa, una teoria di grande importanza, basti pensare alle gravi implicazioni economiche che possono derivare da code e rallentamenti.
I soldi sono espressione di un valore economico. Ma come facciamo a decidere il valore delle cose? Cosa ci spinge a scegliere un bene rispetto a un altro? Per gli economisti classici l'Homo oeconomicus sceglie in modo da massimizzare il suo utile. Ma da qualche tempo in qua questa teoria non regge più alla prova della irrazionalità delle scelte che gli uomini in carne e ossa compiono ogni giorno.
Per esempio, la maggior parte delle persone, fra 100 euro oggi e 101 domani sceglierebbe 100 euro oggi. Allo stesso tempo, la maggior parte delle persone sceglierebbe 101 euro tra 31 giorni piuttosto che 100 euro tra 30 giorni.
La gestione della relazione con il consumatore è diventata una strategia imprescindibile all’interno di tutti i business, e molto è stato scritto per dimostrare come acquisire un cliente abbia un costo molto maggiore rispetto al mantenimento dello stesso e come l’80 per cento del fatturato di un’impresa derivi dal 20 per cento dei suoi clienti.
Partendo da ELIZA, si arriva fino ai più moderni chatterbot come Siri e Google Now
La matematica come vero motore della "knowledge economy", dalla quale però rischia di restare schiacciata.