Un matematico, un fisico un ingegnere sono sottoposti a una prova di sopravvivenza, chiusi ciascuno in una stanza spoglia di tutto fuorché di un materasso, con una scatola di sardine sigillata e una forchetta. Dopo un mese di clausura, quando vengono riaperte le porte della stanza, il fisico è morto appoggiato al muro su cui ha inciso, con la punta della forchetta complicati calcoli sull'energia dei possibili impatti della scatoletta sulle diverse regioni dei muri, secondo diversi angoli di incidenza. L'ingegnere è morto con i muscoli contorti dallo sforzo e con la forchetta deformata dal tentativo di trasformarla in leva per forzare la scatoletta. Il matematico è disteso immobile sul materasso, ma sembra respirare debolmente e muovere le labbra. Avvicinandosi, lo si sente sussurrare con fatica: "supponiamo... per assurdo... che la scatoletta ... sia aperta ...".
da il "Riso di Talete" - G. Lolli
Un fisico, un ingegnere e un matematico se ne vanno in treno per la Scozia, quando dal finestrino scorgono una pecora nera. - Ah! - dice il fisico - vedo che in Scozia le pecore sono tutte nere! - Hmmm... - replica l'ingegnere - Possiamo solo dire che qualche pecora scozzese è nera... - No! - conclude il matematico - tutto quello che sappiamo è che esiste in Scozia almeno una pecora con uno dei due lati di colore nero...
da il "Riso di Talete" - G. Lolli
Un avvocato, un artista ed un matematico discutono se sia meglio avere una moglie o un'amante. L'avvocato dice: - Meglio la moglie, perché non ti procura grattacapi legali! L'artista sceglie l'amante perché rappresenta la libertà, la voglia di esprimersi. Il matematico dice: - Dovreste averle entrambe, così quando ognuna delle due pensa che siete con l'altra... potete farvi un po' di equazioni in santa pace...
Cosa ci fa un matematico al ristorante che discute animatamente con la sua insalata? Detta le condizioni al contorno
La top 20 di come preferiamo farlo...
1) Galois lo faceva la notte prima.
2) Moebius lo faceva sempre dalla stessa parte.
3) Gli algebristi lo fanno in gruppo.
4) I combinatori lo fanno in tutti i modi possibili.
5) I matematici non lo fanno: lo lasciano come facile esercizio al lettore.
6) I fisici matematici capiscono la teoria di come si fa, ma hanno difficoltà per ottenere risultati pratici.
7) Markov lo fa incatenato.
8) I veri analisti lo fanno quasi ovunque.
9) Gli statistici probabilmente non lo fanno.
10) I fisici quantistici possono sapere quanto veloce lo fanno, o dove lo fanno, ma non entrambe le cose.
11) [I logici lo fanno] O [NON (i logici lo fanno)].
12) Gli informatici lo fanno a partire dal più basso (depth-first, poco traducibile...).
13) Fermat cercò di farlo nel margine, ma non ci stava dentro.
14) Gli aerodinamici lo fanno raccolti.
15) I cosmologi lo fanno nei primi 3 minuti.
16) I teorici dei gruppi lo fanno con Il Mostro. (*)
17) I matematici puri lo fanno con rigore.
18) I programmatori di C lo fanno con i puntatori long.
19) I topologi lo fanno apertamente.
20) Gli elettronici lo fanno anche fuori fase.
D: Quanti topologi ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Ne basta uno, ma poi che te ne fai di una ciambella?
D: Quanti teorici dei numeri ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Non lo si sa, ma si congettura sia un numero primo elegante.
D: Quanti geometri ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Nessuno. Non lo si può fare con riga e compasso.
D: Quanti analisti ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Tre. Uno per provare l'esistenza, uno per provare l'unicità, e uno per pubblicare un algoritmo non costruttivo per l'operazione.
D: Quanti bourbakisti ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Cambiare una lampadina è un caso particolare di un teorema più generale che riguarda la manutenzione e riparazione di un sistema elettrico. Per potere dare vincoli superiori e inferiori al numero di persone necessario, dobbiamo determinare se le condizioni sufficienti del Lemma 2.1 (Disponibilità di personale) e quelli del Corollario 2.3.55 (Motivazione del personale) sono soddisfatte. Se e solo se questo è il caso, allora possiamo derivare il risultato da un'applicazione dei teoremi nella sezione 3.1123. Il limite superiore ricavato è naturalmente il risultato in uno spazio di misura astratto, nella topologia weak.
D: Quanti matematici ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: 0.99999999....
D: Quante lampadine ci vogliono per cambiare una lampadina?
R: Ne basta una, ma deve conoscere il proprio numero di Gödel.
Qual è la differenza tra un fisico sperimentale, un matematico e un filosofo? Per lavorare, il fisico ha bisogno di carta, penna, un cestino per buttare via i conti sbagliati, e un miliardo di euro per costruire un acceleratore di particelle. Il matematico è più frugale: ha bisogno solo di carta, penna e cestino. Ma il filosofo batte tutti: si accontenta di carta e penna!
Un medico, un avvocato e un matematico stanno discutendo se sia meglio avere una moglie o un'amante.
L'avvocato dice: - E' sicuramente meglio un'amante. Se hai una moglie e vuoi divorziare, vai incontro ad un sacco di problemi legali. Con un'amante, invece, se la vuoi lasciare non hai problemi.
Il medico ribatte: - No, è meglio avere una moglie. il senso di sicurezza che ti dà il matrimonio diminuisce lo stress e migliora la tua salute. Un'amante ti fa stare sempre in ansia, e quindi rischi maggiormente un infarto!
Infine il matematico chiude: - Sbagliate entrambi. E meglio averle tutt'e due: così quando la moglie pensa che tu sei con l'amante, e l'amante pensa che sei con la moglie, puoi fare un po' di matematica in santa pace!
Una prova attitudinale rivolta a un fisico e a un matematico chiede la sequenza di azioni necessarie per far bollire una pentola d'acqua, in una cucina in cui c'è una pentola vuota, un rubinetto, un fornello a gas, fiammiferi. Entrambi rispondono con l'ovvia sequenza: "Riempio la pentola d'acqua, la metto sul fornello, accendo il fuoco". Segue una nuova prova, in cui le condizioni sono le stesse, salvo che ora la pentola è piena d'acqua. Il fisico risponde: "Metto la pentola sul fornello e accendo il fuoco". Il matematico invece inizia dicendo: "Butto via l'acqua dalla pentola", ma poi si ferma. Perché? "Perché così mi riporto alle condizioni iniziali di un problema che conosco come risolvibile".
"Perché il pollo ha attraversato la strada?"
Gödel: Non può essere dimostrato se il pollo ha attraversato o no la strada.
Erdös: È un'applicazione del principio del "chicken-hole".(il "pigeon-hole principle" è quello che in Italia è detto "principio dei cassetti")
Riemann: Lo si può vedere nei seminari di Dirichlet.
Fermat: Non c'era spazio sufficiente sul margine dell'altro lato.
Pal Renteln e Alan Dundes
Perché il pollo ha attraversato la striscia di Möbius?
(a) Per andare sull'altro lato... ehm...
(b) Per andare sullo stesso lato.
Weiner, il famoso matematico, era veramente molto distratto. La seguente storia sembra essere realmente accaduta. Il giorno in cui la sua famiglia doveva traslocare da Cambridge a Newton sua moglie era molto preoccupata. Siccome era certa che egli si sarebbe dimenticato sia che avevano traslocato sia dove avevano traslocato, ella scrisse su un foglietto il loro nuovo indirizzo e glielo fece mettere in tasca. Naturalmente, durante il giorno Weiner ebbe un'idea matematica. Si frugò nelle tasche, trovò un pezzo di carta e vi scarabocchiò sopra alcune note. Poi si rese conto che c'era un errore e buttò via il foglio. A sera tornò a casa, al suo vecchio indirizzo, naturalmente. Trovando tutto chiuso, si ricordò che avevano traslocato ma non aveva la minima idea di dove si erano trasferiti e di dove fosse finito il foglietto con l'indirizzo. Per fortuna gli venne un'ispirazione. C'era una ragazza sulla strada ed egli pensò di chiederle se sapeva dove la sua famiglia si era trasferita. Tutto sommato qualcuno del luogo doveva pur conoscerlo! Si avvicinò alla ragazza e le chiese: - Mi scusi signorina, forse lei mi conosce. Io sono Norbert Weiner e la mia famiglia ha traslocato proprio oggi. Per caso lei sa mica dove ci siamo trasferiti? La giovane ragazza gli rispose: - Sì papà, la mamma mi ha mandato a cercarti. Vieni, ti accompagno a casa. Richard Harter, da cui ho tratto questo aneddoto, racconta di aver chiesto alla figlia di Weiner se questa storia è vera. Lei ha risposto che suo padre non ha mai dimenticato chi erano i suoi figli, ma a parte questo la storiella è molto vicina a ciò che accadde realmente.
(tradotto liberamente da Richard Harter, Computer Corp. of America, Cambridge, MA)
L'UPLI - Unione Produttori Latte Italiani, decise di finanziare una ricerca scientifica per aumentare la produttività delle mucche da latte.
Chiariamolo subito: a loro non interessava produrre più latte ma produrne la stessa quantità con meno mucche.
Così decisero di chiedere ai migliori biologi e ingegneri genetici di creare una mucca migliore.
Misero assieme questo gruppo di scienziati e gli diedero una quantità illimitata di fondi.
Gli scienziati richiesero rarissimi prodotti chimici, strani batteri, tonnellate di attrezzature da quarantena, diffusero per sbaglio una terribile epidemia di tifo, e dopo due anni uscirono dai laboratori con la "mucca progredita".
Essa produceva il 2% di latte in più rispetto a una mucca normale.
Troppo poco.
A questo punto l'UPLI ci provò di nuovo con i più grandi chimici, vincitori del Premio Nobel, dei dintorni.
Gli scienziati lavorarono per sei mesi e, dopo aver consumato tonnellate di prodotti chimici e avvelenato mezza val Padana con una nube tossica sviluppatasi da uno dei loro esperimenti, riuscirono ad ottenere un incremento del 5% nella produzione del latte di una mucca.
Troppo poco.
L'UPLI si rivolse ai fisici, i quali ricavarono ben poco. Un soggetto sottoposto a radiazioni produsse il 10% di latte in più.
Il latte, però, non era a norma di legge. E la vita del soggetto era dimezzata.
Finalmente, nella disperazione, l'UPLI affidò l'incarico ad un famoso matematico, che accettò di buon grado.
Era una mattina di settembre. Dopo aver ascoltato il problema egli disse alla delegazione dell'UPLI di ritornare quello stesso giorno, nel tardo pomeriggio, verso le 18.
Quando tornarono, verso le 18, lo trovarono con un pezzo di carta in mano nel quale c'erano tutti i calcoli per ottenere la "nuova mucca migliorata del 300%"
Il progetto cominciava così:
Una dimostrazione della possibilità di aumentare del 300% la produttività di latte dei bovini.
Si consideri una mucca sferica...
tradotto, con varianti, da Chet Murthy, Cornell
"Ami di più la matematica o me?" "Naturalmente no, cara, io amo te molto di più." "Allora dimostralo!" "Dunque... Sia A l'insieme di tutte le cose amabili..."
Uno studente di Matematica che di solito andava all'Università a piedi, un giorno arrivò in una fantastica bicicletta nuova. "Dove hai preso quella bicicletta?" gli chiesero i suoi amici. "Me l'ha regalata una ragazza del primo anno a cui avevo dato alcune lezioni private. Ieri mi ha telefonato che aveva superato l'esame e che sarebbe passata a trovarmi per ringraziarmi di persona. E' arrivata a casa mia in bicicletta. Quando l'ho fatta entrare, si è tolta tutti i vestiti, mi ha sorriso e mi ha detto: 'Prendi quello che vuoi!'" Uno degli amici commentò: "Hai fatto bene a prendere la bicicletta." Un altro aggiunse: "E' vero. Immagina quanto saresti ridicolo con addosso dei vestiti da donna! Che magari non erano neanche della tua misura!"
Io credo fermamente nell'evoluzione. La teoria della creazione è basata su alcuni vecchi libri e un esercito di predicatori che dicono alla gente che è la parola di Dio e quindi la verità. Tutto ciò non è una base attendibile per una teoria scientifica. Consideriamo ora la teoria dell'evoluzione. Ho letto alcuni libri su di essa e ho visto alcune ossa di strani animali. I libri mi sembrano più convincenti, ma tutto ciò è scientifico? Io non ho datato le ossa col metodo del carbonio 14, né ho verificato la teoria della datazione col carbonio 14. Sono soltanto un credente.